FICHI D’INDIA

D.O.P. dell’Etna

I fichi d’India sono frutti ricchi di qualità e sostanze nutritive. Freschi, succosi e dalla consistenza croccante, con un gusto zuccherino che conquista il palato morso dopo morso. Contengono poche calorie e tanta acqua e apportano diversi benefici per l’organismo.

La pianta di fico d’india si presenta come un intreccio di cladodi, comunemente chiamati pale, sui quali cresce il frutto. Hanno le caratteristiche tipiche delle piante del deserto: capacità di adattarsi al clima arido e radici robuste.

Portato in Europa, dall’America centrale, da Cristoforo Colombo, il fico d’India si è diffuso facilmente nel bacino mediterraneo, specialmente nei territori dell’Etna, diventando una coltura di qualità pregiata.

Il fico d’India giallo, o sulfarina, è la varietà più diffusa e si distingue per la sua consistenza morbida e succulenta; quello di colore rosso rubino, o varietà sanguigna, ha una quantità di semi inferiore rispetto alle altre tipologie di fichi d’India, mentre la sua polpa è piuttosto friabile; la muscaredda, invece, risulta essere la varietà più pregiata, dal caratteristico colore bianco.

Il loro periodo di raccolta va da inizio ottobre a metà novembre.

La sua coltivazione – ancor’oggi – è molto tradizionale, ovvero non vengono utilizzati prodotti chimici e richiede un basso consumo d’acqua. L’unico trattamento effettuato sul frutto è la spazzolatura, fase che permette di rimuovere semplicemente le spine.

Il fico d’India dell’Etna ha ottenuto il riconoscimento della D.O.P. proprio perché è tra le pednici dell’Etna, nei terreni lavici, che il fico d’India della nostra terra ha trovato il suo habitat ideale assumendo proprietà e caratteristiche.